BACCHANALIA
mostra personale di Sophie Dickens
curatore Gio'Gatto - KJS Gallery
Un connubio perfetto quello tra le opere di Sophie Dickens ed il luogo che le ospiterà, avendo come tema la mostra proprio le feste in onore del dio del Vino, Bacco.
Le opere realizzate dall’artista sono create partendo da materiale povero, destinato a diventare rifiuto. Sophie Dickens parte, infatti, da vecchie botti di rovere ormai dismesse per usarne metallo e legno e dar vita, da dove veniva proprio invecchiato il vino, ad opere d’arte di upcycling che vanno a ce-lebrare questa preziosa bevanda.
Non poteva quindi esserci luogo migliore per ospitare tale esposizione d’arte che non il WiMu, il Museo internazionale del Vino, presso il Castello Marchesi Falletti di Barolo.
Tutto parte da un’intuizione dell’artista che in un’antica casa rurale dei primi dell’800, nell’entroterra ligure, rinviene bottiglie, damigiane in vetro e gigantesche botti in legno di ro-vere. Tutto questo materiale in disuso ispira Sophie per realizzare la sua mostra personale “Bacchanalia”. “The Dancer of Bacchus” è la prima scultura di questa serie realizzata da Sophie con le doghe in legno e le centine in ferro di quelle botti costruite per custodire il vino.
Sophie Dickens da sempre lavora il ferro e il legno per le sue opere, taglia, salda, sovrappone fino a far diventare questi 2 materiali delle opere animate.
In questa occasione il vino, le forme arcaiche che lo contengono, tanto fisicamente che a livello filosofico, diventano il filo conduttore che dal mito crea un collegamento diretto con la terra o meglio ancora con il territorio, trasformandosi in energia dinamica che pervade tanto il mondo degli animali, fissati plasticamente nei loro slanci vitali quanto quello degli uomini, immortalati in danze estatiche senza fine.
L’Artista
Sophie Dickens è una scultrice britannica di fama internazionale le cui opere sono sparse in tutto il mondo (La Scheda su ARTSY).
La sua formazione di impostazione classica nel disegno e la sua profonda conoscenza della forma, acquisite anche grazie alla laurea presso il prestigioso Courtauld Institute of Art di Londra, le permettono di creare opere che si muovono in tutti i sensi; che si tratti di uno schizzo veloce o di una scultura monumentale, il suo lavoro è pieno di dinamismo.
Attraverso meticolosi studi anatomici, Sophie costruisce armature, saldando barre di ferro co-me disegni scheletrici su cui inizia a legare pezzi di legno appositamente tagliati, recuperati da vecchi pavimenti dismessi, da travature di tetti di quercia o castagno.
Usando la fluidodinamica per comprendere la natura delle forme convesse e concave, crea movimenti muscolari simili ai classici studi di Eadweard Muybridge che l’hanno influenzata da vicino, dando vita a una sensazione cinematica coerente di ossa, muscoli e tendini.
Utilizzando uno spiccato talento naturale, infonde vita e carattere al suo lavoro, creando sculture monumentali piene di passione e vitalità, in cui i meccanismi interni del corpo e della men-te esplodono attraverso la pelle e ne formano l’involucro esterno.
Le creazioni e le sculture di Sophie Dickens riflettono un primitivismo moderno, spesso con braccia e gambe allungate che animano creature piene di forza e movimento. I suoi soggetti prediletti ruotano principalmente intorno alla natura, agli animali, alla mitologia, agli elementi e all’umanità. Sono pieni di poesia con forme liriche e pose emotive. Inutile dire quanto l’artista britannica abbia ereditato in pieno la capacità della famiglia di evocare i sensi, così come era sommamente capace il suo trisnonno Charles Dickens: Sophie Dickens può parlare con chiunque senza bisogno di parole.
alcune immagini delle opere di Bacchanalia
WiMu - BAROLO
dal 10 settembre al 2 ottobre 2022